martedì 17 aprile 2012

Pensierini

Venerdì sera ho visto il film Biancaneve, l'ennesima trasposizione cinematografica di una delle favole più famose al mondo con l'aggiunta di contaminazioni bollywoodiane nei titoli di coda. Devo ammettere che il film è coinvolgente ed effettivamente si finisce per amare la strega cattiva, Julia Roberts, bellissima soprattutto con i capelli sciolti.
Per quanto riguarda la protagonista, Biancaneve, ha delle sopracciglia importanti e il principe è sempre il solito tonto della situazione (invece il re....eh, io voto il re). 
Ecco il video della canzone in salsa bollywood:






Pensierino numero 1 
Una mia cara amica ha ricevuto la proposta di matrimonio. C'è stato uno stordimento iniziale dopo aver ricevuto la notizia (tramite una telefonata decisamente concitata). Dopo lo stordimento, che è durato qualche giorno, la notizia mi ha reso enormemente felice per lei.
La mia amica, che conosco da ormai vent'anni, è una donna dotata di un'intelligenza strutturata e proprio per questo ha da sempre avuto un'indole mossa da una sana inquietudine tipica delle personalità che hanno sviluppato un certo grado di conoscenza. 
In questi ultimi tempi sento molto parlare delle varie tipologie di legami sentimentali e mi rendo conto di quanto sia difficile trovare un equilibrio e una certa serenità all'interno di qualsiasi forma di rapporto di coppia. Ma la mia amica ha trovato il fidanzato giusto che io personalmente ho sempre sostenuto come tale. E quindi eccoci: si sposano.
Il fatto sorprendente del suo matrimonio è la totale libertà con cui si appresta ad organizzarlo: scelta del luogo, scelta dell'abito, scelta dei testimoni, scelta della festa, scelta del tipo di celebrazione (con l'annosa questione dell'ora ma anche qui credo che una soluzione verrà trovata in barba alle regole formali). La coppia ha deciso di vivere questo momento liberandosi dalle convenzioni, senza mai cadere nella tentazione di accontentare le volontà altrui. Credo sia molto complicato, nell'organizzare un matrimonio, fare delle scelte seguendo essenzialmente solo i propri desideri ma è soprattutto in momenti come questi che è necessario pensare solo alla propria felicità, nella consapevole ricerca della soddisfazione della volontà di coloro che si accingono a fare questo passo. Quindi, cara amica mia, ti stimo parecchio. Poi se su qualcosa cederai non sarà considerato un gesto incoerente, almeno non da parte mia. Ah dimenticavo, per la cronaca, una delle testimoni sarò io.



Pensierino numero 2 
C'è chi nella vita sta con i frati e poi zappa l'orto. O meglio c'è chi nella vita decide, per un certo periodo di tempo, di stare con i frati. Quindi vive nel monastero, mangia insieme ai frati, prega con loro, crea un rapporto di do ut des pacifico, in nome di una palpabile amicizia. Ma ad un certo punto cosa succede? Succede che si inizia a pensare che la vita dei frati non sia più così conveniente e allora li abbandoniamo, litigandoci volutamente, per tornare al nostro orticello con la speranza che quest'ultimo sia come lo avevamo lasciato un tempo. Ma se all'orto non abbiamo dedicato cure autentiche non darà mai i frutti sperati e potrebbe essere addirittura divenuto un terreno arido dove non c'è molto da cogliere. E così rischiamo di rimanere senza frati (perché i frati sono bell'incazzati dell'abbandono) e senza orto.
Tutto questo per dire che alcune scelte devono necessariamente essere il frutto di una riflessione saggia, mitigata dall'esperienza e dalla sensibilità e non l'esito infelice di scelte imprudenti basate su tornaconti di glorie personali. Non giudico i pentimenti e i passi indietro ma mi deludono fortemente le modalità con cui si mettono in atto tali cambiamenti. Questo è quello che penso. 
E vorrei aggiungere, concludendo, che chi fa così con un gruppo di frati solitamente poi lo fa con tutti i frati che gli capitano a tiro (e con tutti gli orti). Quindi c'è poco da stare allegri signori miei.