martedì 27 marzo 2012

I Buoni Propositi

Siena, Sabato pomeriggio.
Siamo in Fortezza io, Laura e Ago. Mentre Agostino corre e Laura cammina (con un outfit da maratona di New York) io rimango sdraiata su una panchina a leggere un giornale con l'immancabile estathé. Sentendomi un pochino in colpa nel vedere quei due esseri presi dallo sforzo di tenersi in forma penso che sarebbe interessante compilare un elenco di buoni propositi e quindi di pubblicarlo su questo blog con post annesso. Ci stiamo inesorabilmente avvicinando alla prova costume e io puntualmente, nei mesi che precedono l'arrivo dell'estate, vivo in uno stato di sbraco totale:
- nessuna attività fisica
- mangio qualsiasi cosa 
- ricomincio a fumare
- bevo troppo vino, Coca Cola, latte e estathè.
Insomma un disastro. E i mesi estivi li passo lamentandomi della mia pigrizia, della mancata attenzione alla dieta e di non essere andata almeno qualche volta a correre. Ora non passo proprio tutto il giorno a lamentarmi però quando sono in spiaggia, a volte, borbotto per un quarto d'ora. Comunque per non arrivare a questo punto decido di scrivere un elenco e darmi delle regole. Si, l'idea mi piace. Buttiamo giù qualche buon proposito e cerchiamo di mantenerne almeno uno!
Insomma quando la maratoneta newyorkese conclude il proprio allenamento le parlo dell'idea e propongo anche a lei di fare un elenco e così, il giorno seguente, all'interno del bar appena eletto come mio preferito in territorio senese, ci incontriamo e iniziamo a scrivere.
La sera, ripensando all'elenco, decido di allargare la richiesta di compilarne uno anche ad altre donne vicine e lontane e così lunedì mattina ho inviato la mai che troverete di seguito:

Care amiche,
ho bisogno del vostro aiuto per scrivere un post sul blog che si intitolerà I BUONI PROPOSITI.
Ho scritto un elenco dei miei buoni propositi pre-estate (vedi allegato) suddivisi in:
- propositi outfit
- propositi beauty
- propositi fitness
- propositi per la mente
Ora mi piacerebbe allargare il campo anche alla schiera di amicizie e conoscenze che ho e quindi ho pensato di chiedervi di compilare una lista utilizzando, se volete, la mia suddivisione. Oppure a tema libero. Fate voi.
Chiaramente io poi vorrei pubblicarli (in forma anonima) quindi dovreste scriverli su un foglio e mandarmeli via mail come allegato (non mi dite che non avete uno scanner a casa o a lavoro...in tal caso fategli una foto) entro breve tempo (tipo entro venerdì). Lo fareste per me?? Lo so, vi chiedo un grosso favore ma potrebbe essere cosa divertente. Se vi rifiutate non me la prenderò ma ringrazio in anticipo le volenterose.
Aspetto trepidante.
Marianna

Le risposte sono giunte alla spicciolata durante tutta la settimana e devo ammettere che alcune mi hanno decisamente divertita. Gli elenchi sono nove (c'è incluso anche il mio).
Leggeteli con attenzione.

BUONI PROPOSITI NUMERO 1



BUONI PROPOSITI NUMERO 2

BUONI PROPOSITI NUMERO 3


BUONI PROPOSITI NUMERO 4

BUONI PROPOSITI NUMERO 5


BUONI PROPOSITI NUMERO 6


BUONI PROPOSITI NUMERO 7


BUONI PROPOSITI NUMERO 8



BUONI PROPOSITI NUMERO 9




Diamo alcune notizie. Tra le nove donne che hanno compilato un elenco di buoni propositi ci sono due coppie di sorelle, tre delle nove sono sposate e tra queste due hanno figli, tre convivono e una è single.
L'età varia tra i 31 e i 38 anni, hanno tutte una laurea e sono quasi tutte lavoratrici.
Vivono in luoghi diversi: 
nel Valdarno,
nel milanese,
nel senese,
nel padovano,
nel capalbiese,
nel grossetano,
in quel della Piomba.
Come ho già scritto precedendemente è stato molto divertente leggere i buoni propositi di ognuna.
L'aspetto che predomina è la cura del proprio corpo e quindi la necessità di fare movimento (presumo contro il vero male oscuro dei nostri tempi rappresentato dalla cellulite) inseme all'eterna battaglia per l'annientamento dei peli. La questione ceretta con la conseguente prigrizia di mantenersi depilate predomina su quasi tutti i fogli. (Non nel mio per carità, mi tengo i peli e le lamette, non sopporto quel dolore fatto di strisce attaccate con una sostanza appiccicosa.)
E poi la fa da padrona l'elemento acqua. Giornali, programmi televisivi, internet, farmacisti, medici, tutti ci sfracassano le balle con questa storia che è assolutamente sano berne almeno due litri al giorno. Manco dovessimo diventare pesci e vivere in un acquario. A volte penso che se tutte le donne (che vivono nei paesi civilizzati) bevessero veramente due litri di acqua al giorno ci sarebbe una vera e propria emergenza idrica.
L'altro aspetto è il desiderio di indossare i tacchi che evidentemente non sono usati così spesso. La ballerina è divenuta ormai la protagonista incontrastata come calzatura femminile soprattutto se indossata senza calze. Ora su questa questione non mi dilungo perché si entra in un giro di schiaffi importante per la varietà di correnti di pensiero. Io conduco già la mia personale battaglia contro gli stivali d'estate e lascio ad altri l'annosa questione della calza.
Segnalo inoltre l'insistenza relativa alla ricerca di una alimentazione più sana. E in questo caso è evidente che il carboidrato rimane un elemento da eliminare (insieme al suo amico più fedele: la cellulite.). 
Anche la lettura mi pare un tasto dolente. Evidentemente si preferisce dare la precedenza ad altro; è molto più comodo stare davanti ad internet (per non parlare di facebook) piuttosto che rimanere da soli con un libro. Ma anche su questo si potrebbe scrivere un post. L'esigenza di stare soli, nella pace della lettura, è un ostacolo ancora da superare. O forse semplicemente non c'è tempo a causa dei figli, delle uscite, delle amiche, dei fidanzati, delle lavatrici, delle mamme. Insomma siamo una generazione che è sempre di corsa, che non si ferma mai e quindi si rinuncia a quello che è per me il bene supremo: la lettura.
Qualcuno domenica mi ha segnalato che in questi propositi manca totalmente l'aspetto dei bisogni sessuali. Ora che ci dobbiamo mettere pure a compilare i proprositi per l'estate includendo pure la questione sessuale?
Comunque riflettendoci nessuna li ha inseriti. Come mai? Pudore? O forse semplicemente perchè le donne da me interrogate non basano la propria soddisfazione personale inseguendo l'appagamento sessuale? O forse ancora perché le donne da me interrogate sono tutte appagate sessualmente? 
(Tendo a credere che la risposta potrebbe dare luogo ad un ulteriore post e a qualche divertente discussione.)
Per concludere riscrivo i buoni propositi che mi sono piaciuti di più, quelli che lasciano un segno perché conosco le persone che li hanno scritti e so cosa significano per alcune di loro.
Ecco i miei buoni propositi preferiti:
- cercare di stare bene nel posto dove abito
- allestire un carrello liquori (questo è stato inserito successivamente all'elenco perché la compilatrice è un essere a volte estremamente indeciso)
- dotarsi di una doccia funzionante (questo è suggerito)
- evitare le serie televisive come la peste
- comprare quel quadro che mi piace!
- non sentire mia madre troppo spesso/a lungo  (questo vale anche per me!)
- eliminare le persone parassita (vale lo stesso se decidiamo di tonfarle?)
- fare meno blee (yeah)
- comprare nuovi trucchi e imparare ad usarli
- ballerine...solo se di umore pessimo

Bene io ho finito. Bello leggervi, bello sentirvi, bello discutere con voi, bello lo spirito e l'entusiamo con cui vi siete cimentate nell'impresa "BUONI PROPOSITI". Ringrazio chi si è prestato alla mia richiesta per scrivere questo post (S., L., F., E., L., S., M., S.) Ringrazio sentitamente soprattutto Laura e Silvia, le amiche con cui ho discusso di più sull'argomento. Sopportatemi pazientemente, l'estate sta arrivando. Ormai i buoni propositi sono, come direbbe qualcuno, online. Non resta altro da fare che rispettarli. 
Io inizierò la mia solita guerra contro l'apparizione degli stivali e contro l'integralismo. E questi non sono solo buoni propositi. Sono dei veri e propri diktat.
Il prossimo post potrebbe essere dedicato ai buoni propositi dei maschietti. E lì ci sarà da divertirsi.








giovedì 15 marzo 2012

L'estate è vicina


Il preludio dell'estate ha l'odore della carta dei giornali modaioli che finalmente ho deciso di sfogliare.






LES COPAINS
Nella via fiorentina stilosa per eccellenza è la mia vetrina preferita. Amo moltissimo questo marchio di cui mi piace quasi tutto.


                                                 ALBERTA FERRETTI
                                                                                                                                                  
 DIOR rosso stupendo
 BURBERRY PRORSUM    la cintura è bellissima
 BALMAIN
                                           BOTTEGA VENETA  la gonna
 ancora DIOR
                                                      DOLCE E GABBANA
 ELIE SAAB
Il vero lusso è potersi comprare un vestito di questo grandissimo stilista.
Per motivi di spazio pubblico solo l'abito che preferisco in assoluto. La tonalità di questo verde è decisamente stupenda.
                    ICEBERG la gonna (sono una patita dei fiori)

                                                                TRUSSARDI molto radical
"La camicia azzura ha una personalità così forte che regge pure senza giacca. Rimanere in maniche di camicia, ora, è davvero una scelta possibile."















BURBERRY PRORSUM
la gonna (che ho avuto il piacere di visionare dal vivo)



                                         







                                                   

                                               

venerdì 9 marzo 2012

Marni at H&M

Durante le mie giornate fiorentine riesco sempre a ritagliarmi una fetta di tempo per fare una visitina a quello che considero uno dei negozi più interessanti in circolazione: H&M. Trovo l'azienda svedese che produce abiti low cost interessante per una pluralità di motivi:
- mi piacciono molto gli abiti e gli accessori  (soprattutto gli orecchini per cui ho una vera passione) che  posseggono quel sapore di novità ed esprimono una certa vitalità estetica.
- mi piace l'idea del low cost accessibile a tutti (pantaloni a euro 9.95 che fanno una figura dignitosa, comprati chiaramente di tutti i colori)
- mi piace questa moda veloce e colorata che ti fa sentire molto, mooolto giovane.
- mi piace la musica che ascolto quando sono lì.
- mi piacciono molto i ragazzi che ci lavorano, anche loro rappresentano quell'idea di forte vitalità (sempre ganzi, mai banali nell'abbiglimento, soprattutto gli uomini)
Ma l'elemento che preferisco in assoluto quando entro in un negozio H&M è l'osservazione della varietà umana che, come me, decide di comprare abiti a basso costo. Quello che mi colpisce di più è, manco a dirlo, lo stile di qualcuno che diviene sempre fonte di spunti e idee per aggiungere qualche nuovo pezzo ai miei armadi.
L'unico neo del negozio di Firenze è quella terribile puzza di fogna appena si entra ma devo dire che superati i due gradini il puzzo non si sente più. (Però mi chiedo: si può fare qualcosa? Ma da che dipende?)
BENE.
Dopo aver elencato i pregi del negozio arriviamo al motivo del post.
Ieri mi reco in visita e scopro che giovedì (cioè oggi) avrebbero iniziato a mettere in vendita la collezione disegnata da Marni per H&M.
BENE.
Leggo all'entrata il solito elenco delle limitazioni (vedete qui alla destra) in cui l'azienda indica le modalità di acquisto: ogni cliente può comprare al massimo un pezzo per ciascun articolo.
Non si vogliono furbette.
Qui si vuole vendere democraticamente tutto a tutti. Anche questo, manco a dirlo, mi piace parecchio.
Comunque torniamo al punto.
Visto che mi ero persa la collezione di Versace e visto che oggi sono a Firenze decido di avventurarmi nell'impresa "Marni" durante la pausa pranzo.  Devo assolutamente riuscire a prendermi qualcosa e poi insomma sono curiosa di respirare l'atmosfera di ressa causata da quest'iniziativa.
Esco da lavoro, vado al bar Mariano, mi faccio fare un panino (salmone, rucola, philadelphia), saluto e parto in direzione H&M.
Arrivo in negozio (l'ultimo boccone del panino lo mangio sulle scale con, ahimé, il solito puzzo di fogna) e entro. Vado al piano di sotto dove è esposta la collezione e lì già mi gaso perchè vedo quello che mi ero immaginata.  La linea Marni, concentrata al lato destro del piano, è transennata con bodyguard annesse che cercano di far entrare una ventina di persone alla volta. C'è una discreta fila ma ormai ci sono e quindi mi dico: Proviamoci! 
Prima però lancio uno sguardo al di là delle transenne per vedere cosa è rimasto e riesco a scorgere qualcosa di interessante. Mentre sono lì che aspetto il mio turno di entrata inizio a sfogliare (come direbbe qualcuno questo è un dettaglio parecchio snob) il Giornale dell'Arte dove è riportata un'esaltante recensione del catalogo ragionato di Sergio Vacchi e già che ci sono fornisco indicazioni in inglese e francese alle altre povere pazze che, come me, sono in fila in questo delirio.
Faccio la mia fila e dopo una ventina di minuti entro nella zona transennata che fa tanto striscia di Gaza. Lì ho dieci minuti di tempo per scegliere quello che mi piace e poi devo inesorabilmente uscire per far posto alle altre persone in fila. Con mia grande sorpresa riesco a scovare una maglia e una gonna  di seta della mia taglia (le avevo viste il giorno prima su internet) e in più il foulard che avevo deciso di regalare alla sorella di Ago per il suo compleanno. Esco dalla zona Marni e mi dirigo verso i camerini dove però c'è una fila pazzesca. E ora come si fa? Mi viene un'idea. Mi giro verso una commessa e le chiedo se posso andare a provarmi i pezzi Marni di sopra, dove c'è il reparto uomo. La commessa mi dice di fare un tentativo perchè probabilmente lì potrei trovare meno fila. 
Quindi parto in direzione primo piano dove effettivamente non c'è molta fila e, sorpresa delle sorprese, trovo quella che considero la donna più chic di Siena con cui inizio a chiacchierare (di vestiti). Sono abbastanza titubante per la gonna di seta perchè penso che non torni molto bene ma ormai ci sono e un tentativo voglio farlo. Provo i miei capi e, sorpesa delle sorprese numero due, mi stanno bene! 
Nel frattempo nei camerini c'è un viavai di gente: chi si prova i vestiti, le scarpe, chi si scambia le taglie, chi lascia le cose che non compra alle altre ragazze in fila. Insomma una gran confusione con retrogusto delirante dove sembrano tutti felici ma di quella felicità dovuta all'isteria del momento. Esco dai camerini e vado di corsa a pagare come se avessi paura che qualcuno possa portarmi via i miei preziosissimi capi. Alla cassa chiedo pure le stampelle (tanto ormai...) che la commessa mi regala.
Esco con la borsa di Marni. E qui, sul Ponte Santa Trinita, sono felice (e parecchio gasata).
BENE. Sono contenta di ricominciare a  scrivere in questo blog proprio oggi. L'inverno è stato lungo ma pieno di novità e denso di nuove esperienze. La scoperta della bellezza di Firenze, lo stimolo di un nuovo lavoro, la conoscenza di tante persone, la profondità di alcune amicizie. Sono momenti interessanti soprattutto se si decide di viverli con curiosità e leggerezza. Ma sempre con una grande coscienza di sé.
In tutto questo mi pare doveroso ringraziare la persona che mi ha accompagnata, ascoltata e sostenuta in questi ultimi mesi. La sua presenza, a volte molto divertita, è divenuta un punto di riferimento costante per il mio nuovo presente. Grazie.