sabato 29 settembre 2012

ESTATE 2012

Anche quest'anno è arrivato il momento di bilanci ed elenchi. Se rileggo il post sull'estate precedente, sento che veramente è passato tanto tempo e che in parte non sono più la stessa.
L'estate è stata la conclusione di un inverno e una primavera decisamente movimentati: sempre in giro, sempre con la valigia pronta, nuove amicizie, tante conoscenze, parecchio divertimento, qualche momento di sofferenza, tante paure. Ma sempre cercando di non perdere l'equilibrio. E qui dico grazie a chi mi ha educata ad avere tante consapevolezze.
Via procediamo con l'elenco.

- questa è stata l'estate di Stella e dei suoi stupendi saluti, pieni di tanta felicità. Stella sei unica!

- l'estate delle mie prime vacanze al Giglio. E qui permettetemi di ringraziare ancora Fra, il Comandante, Laura e quella grande isola che mi ha regalato tanto divertimento.

- l'estate di "Isola del Giglio batte Claudi 1 a  0". Ma tutti sappiamo che soldatino Claudi saprà rifarsi.

- l'estate del Cynarone.

- l'estate dei trent'anni di Ago, festeggiati degnamente. Spero sia stato felice di tutta la partecipazione dei suoi amici. Insomma una bella festa, era quello che volevo per lui.


- l'estate in cui ho iniziato a rivedere Lost. Si proprio dall'inizio. Grandi emozioni. E qui vorrei citare uno che di Lost se ne intende parecchio, un giornalista che ha saputo andare oltre la serie, oltre il particolare per vedere l'universale. Sto parlando naturalmente di Aldo Grasso, grande supporter dell'Isola, che ha scritto un articolo uscito a luglio sul Corriere della Sera. Riporto il passo che mi piace da impazzire: Come dice Jack Shepard, il tormentato leader dei naufraghi di Lost, nella quinta parte della prima stagione: Sono già sei giorni, e aspettiamo ancora. "Aspettiamo che qualcuno venga. Ma se non venissero? Basta aspettare: ora dobbiamo cominciare ad affrontare la situazione (..). Una settimana fa eravamo estranei. Ma siamo tutti qui ora, e Dio solo sa per quanto ancora. Ma se non riusciamo a vivere insieme, moriremo da soli." Gli uomini restano irrimediabilmente distanti finchè, in qualche modo, non si consumano le loro differenze; spesso è il dolore a riunire i diversi orizzonti della nostra comune, mascherata miseria.

- l'estate delle mancanze. Inutile nasconderle. Quando si avvertono queste mancanze, scaturite da motivazioni differenti, rappresentano pesi da sostenere che hanno portato i medesimi risultati: è mancato lo sguardo, la complicità, la risata, lo sfogo, la consuetudine, le telefonate di prima mattina. Quindi si, mi siete mancate. E questo penso che basti.

- ma questa è stata anche l'estate di via Maggio, del Ponte Santa Trinita, di Ipaaaaad, di "Ilaria ma lo vedi come è bello il tetto del palazzo di Ferragamo su questo cielo limpido?" Bene, in questa specie di universo parallelo ho ricevuto una marea di insegnamenti. Sono felice di essermi imbattuta con entusiasmo in quello che per certi aspetti ha cambiato completamente il mio modo di vedere e vivere la vita. Quindi GRAZIE.

- l'estate in cui sono tornata bionda.

- l'estate di Giulio, il sedicenne a cui ho fatto ripetizioni di italiano. I dialoghi con lui, le sue battute, le sue domande sono state fonte di grande stimolo  per me. E poi la commedia, la tragedia, il romanzo storico, quello psicologico sono stati argomenti grazie ai quali si è instaurata una comunicazione che mi ha fatto rivedere tanti aspetti che avevo dimenticato. Quindi grazie anche a te, Giulio. So che sei una ragazzo con una bellissima cifra, quella potenza che tanti altri un giorno ti invidieranno e che io ho avuto il piacere di scorgere tra il teatro elisabettiano e i Promessi Sposi.

- l'estate in cui è nato Alessandro! Elena ti voglio bene.

- l'estate delle olimpiadi di Londra e delle cene consumate davanti alle gare di tuffi. Beh in quest'occasione non posso non pubblicare questo video. Gli americani sono proprio fatti di un'altra pasta. Guardare per credere...poi adoro questa canzone!

- l'estate in cui ho scoperto dell'esistenza dei Cinque Tibetani. E non sono i protagonisti di un film porno come qualcuno ha insinuato.

- l'estate delle alleanze. Quando se ne stabilisce una non ragioniamo più secondo solo i nostri interessi ma formiamo una squadra. Io confido molto nell'alleanza che si è trasformata in condivisione e amicizia e che è stata di supporto nei momenti più strambi (si strambi, non voglio usare altri termini). Perchè lo spirito di solidarietà è tutto quando sai di poter contare su una persona. E io ci sono.

- l'estate in cui mi sono emozionata ascoltando Cosimo cantare una canzone di Adele. Seduto sul sedile posteriore della macchina, sguardo pensieroso e rivolto verso il cielo, impegno, cuore, sentimento, voce. La canzone? Don't you remember. Il ritornello cantato da lui è veramente da brividi.
E da qui mi sono innamorata di questa cantante, le cui note sono state la colonna sonora dei miei viaggi in treno, delle mie camminate in via Tornabuoni, della strada per arrivare al Refugio, dei miei momenti di solitudine. Su questo non vado oltre perchè molto personale.

- l'estate in cui mi si è insinuato il dubbio che qualcuno possa aver commesso una violazione. E questo sarebbe un fatto gravissimo.

- l'estate dove ho assistito da spettatrice curiosa al desiderio di cambiamento, alla voglia di voltare pagina.

- l'estate di: "le relazioni posso avere mille sfaccettature", di: "viviamoci questa vita!" e di: "vediamoci!"

- l'estate della Vogue Fashion Night a Firenze e in quella notte ho capito che voglio una casa come i camerini del negozio di Ferragamo. Ah si mi sono pure innamorata di una DJ pazzesca..

- L'estate in cui Silvia è partita per Monaco e quindi ho scaricato Skype per lei. Silvia mi manchi ma l'ho già scritto. Ma lo sai già.

Insomma eccomi, è arrivato settembre. La confusione, le corse, le parole non dette, quelle scritte, i gesti che si compiono, i sorrisi, gli abbracci, le sigarette fumate, i pisolini pomeridiani, le infinite discussioni, gli incoraggiamenti, la voglia di condivisione, i pranzi, le cene. Porto tutto con me. 
Vi assicuro che custodisco gelosamente ogni momento di felicità. 
Mi piace concludere citando un paragrafo dal libro Sostiene Pereira che ho letto qualche sera fa:
"...quello che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo il risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l'io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la corte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta  da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.."
Credo che il mio vecchio io egemone sia stato spodestato da diverso tempo. 
I cambiamenti a volte possono dare un nuovo senso alla tua vita, l'importante è saperli vivere. 
Per tutto il resto c'è l'oracolo.