lunedì 15 agosto 2011

FestAmbiente 2011

Rispescia, ore 19:30. Arriviamo a FestAmbiente per assistere alla consegna ufficiale delle cinque vele al comune di Capalbio. Chiaramente, arrivata nell'area dibattiti saluto tutti, mi defilo e parto, munita di macchina fotografica, per fare un giro negli stand. Inizio con la sezione 'impegnata' dove si trovano tutte le associazioni. La prima in cui mi fermo è quella dell'ENPA dove firmo la petizione per costituire a livello nazionale il pronto soccorso per animali incidentati anche se i volontari non mi considerano molto (forse a causa della mia mise poco trasandé).
Passo poi davanti alla LAV, all'associazione surfisti (eh si ci sono pure loro), al banco dei vegani e poi con grandissima sorpresa trovo quello che non mi sarei aspettata: lo stand di Osho Miasto

Mi ci vogliono cinque minuti per riprendermi...
ma che ci fanno quelli di Osho Miasto a FestAmbiente? Avevo letto poco tempo fa su internet dell'esistenza di questa comunità che si trova vicino Siena dove si pratica la meditazione.
La curiosità sulla meditazione è nata a causa di un libro molto commerciale che ho letto (più di una volta) quest'inverno e che, per tutta un serie di motivazioni personali che non starò qui a elencare, mi aveva colpito molto. Siccome nel libro la protagonista va in un ashram in India per cercare se stessa (all'interno di un percorso che la conduce anche in Italia), avevo pensato di dare un'occhiata su internet per cercare luoghi di meditazione in Toscana ed ecco che mi era capitato di trovare Osho. Per la verità il sito non mi aveva colpito per niente e quindi l'idea della meditazione era naufragata.
Tuttavia la coincidenza di trovarli a Rispescia aveva risvegliato in me la curiosità e quindi non mi sono fatta scappare la possibilità di farmi una chiacchierata con un tipo che fa parte della comunità. Il tipo mi spiega che serve una quota di iscrizione di 18 euro per cui ti compilano una tessera associativa e che si può andare  per la meditazione anche solo la mattina (ore 6:00) oppure solo la sera (ore 22:30), dove puoi ascoltare una videoregistrazione del guru Osho che parla in inglese.
A quel punto io, mentre lui si spalma una crema per le cartilagini (così ha detto e io scrivo, ambasciator non porta pena), gli chiedo per quale motivo non c'era scritto niente di tutto questo su internet e lui mi fa: "Amore mio, ma noi mica possiamo scrivere il MONDO nel sito!" Si, ok ma almeno che si paga e che non è necessario starci come minimo un week-end lo potevate sottolineare.
Comunque prima di andarmene mi regalano due segnalibri dove in uno è riportato il concetto di felicità per Osho che io ora regalo a voi:

Felicità è quando
sei in sintonia con la realtà.
La felicità è armonia
tra te e il reale.
L'infelicità è una disarmonia
tra te e il reale.
Quindi se sei infelice ricorda
è perchè ti stai allontanando
dalla realtà.
Devi seguire la realtà,
devi entrarci profondamente,
in armonia,
essere pronto a dissolverti,
a diventare una cosa sola.
Con la realtà
ti dissolverai
come una goccia d'acqua
ma non ti devi preoccupare
diventerai l'oceano.



Passato Osho mi dirigo verso le bancarelle più commerciali dove, con il sottofondo della voce di Amy Winehouse, si vende di tutto: libri, collane, magliette, (soprattutto quelle che celebrano la vittoria sul nucleare del referendum) orecchini, bracciali, cibi bio, bevande bio, biccheri e piatti compostabili e infine i soliti ninnoli  peruviani (ma poi non si capisce: chi compra questa roba del Perù? boh)


Mi fermo nello stand chiamato "La piazza del libro, la cultura in piazza" dove, tra i vari volumi dei tanto decantati scrittori/giornalisti di sinistra, trovo un libro di Franzen (Le correzioni che la sottoscritta sta leggendo) e, sorpresa delle sorprese, una marea di libri iper-commerciali sulla cucina tra cui i due della Parodi (che sono presenti anche nel mio bilocale senese) e quello di Anna della Prova del cuoco. 



E qui ho la conferma che veramente l'integralismo ha i giorni  contati.


Comunque lascio il mio percorso meta-spirituale degli stand per tornare all'area discussioni. Tessa Gelisio presenta il dibattito e la conseguente premiazione ma non ascolto praticamente nulla perchè rimango colpita da due elementi: il primo è il braccialetto giallo, molto carino che ha al polso il Presidente (?) di Legambiente e penso a come potrei averlo; i secondi elementi che catturano la mia attenzione sono le sedute e i tavolini di cartone sul palco.
Niente male come idea! Ma a casa mia con i gatti e il cane durerebbero poco, pochissimo.
Vengono premiati alcuni comuni, tra cui quello di Capalbio, il sindaco fa un intervento polemico sull'annosa questione dell'autostrada, scattano le foto di rito e poi tutti a cena gustando i prodotti tipici nostrani.

Il menù comprende:
- antipasto di verdure e salumi (che ho lasciato a Ago)
- zuppetta di mare e bietole (buona)
- stracotto di brada (ribattezzato "dell'Ikea" per il sapore della salsa)
- gelato biodinamico (il nome sembra un corso di aerobica...)

Finita la cena andiamo a sentire l'inizio del concerto di tale Mannarino (chi è quest'uomo l'ho scoperto ieri) e mentre sono lì che ascolto (e qualcuno continua a guardarmi in modo strano, forse sempre per la mise poco trasandé, almeno credo), mi ricordo che l'anno scorso ero proprio qui a ascoltare i Baustelle.
Vi lascio quindi con questa perla da veri intenditori:





Settembre spesso ad aspettarti
e giorni scarni tutti uguali
fumavo venti sigarette
e groppi in gola e secca sete di te





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