Libro di Veltroni
Capalbio.
Bar preferito, colazione con la donna più creativa di tutta la Toscana.
Pit stop all’edicola dove sono tentata di prendere un libretto per i
test di intelligenza ma rinuncio (perché?). Approdo, sempre con la donna
più creativa di tutta la Toscana, nel negozio di sua proprietà dove mi
provo un vestito S-T-U-P-E-N-D-O.
Poi vedo delle foto di un backstage (e lì grande
rosicata per essermi persa l’evento di sabato scorso). Nel frattempo in
negozio si aggiunge altra gente, arrivano caffe shakerati e sento
parlare di tanti argomenti. Mentre ascolto penso che più che un negozio
quello di Monica è un crocevia di bella gente, pensieri e vestiti
insomma capisco di essere capitata proprio in un bel posto.
Il week-end
prosegue con i soliti pomeriggi all’Ultima Spiaggia dove però sono
orfana della mia preferita (antani). Stasera però ho partecipato ad un
evento: la presentazione del libro di Veltroni. Arrivo al paesello e
immediatamente mi rendo conto che sono circondata tutta la
rappresentanza del turismo radical-vip capalbiese. Non manca proprio
nessuno. (cito alcuni: Fabiani, Petruccioli, Manfellotto, il figlio di
Napolitano e Ciabatta che, evento degli eventi, ha tutta la camicia
abbottonata). Mi siedo in disparte (così è per l’uomo della strada che
avrebbe molto da dire ma vive un passo indietro rispetto ad altri) e
vedo Walter: abbronzato, pantalonacci cerulei e camicia senza cravatta.
(anche lui si è intonato all’ambiente radical). Poi, ad un certo punto,
guardo accanto a lui e vedo una donna che mi sembra di riconoscere.
Cazzo. E’ Barbara D’Urso! (mammina queste donne della televisione come
sono magre dal vivo). Baci e abbracci con Walter come se fossero amici
da una vita. La donna della tv generalista e un uomo di sinistra…e qui
ho la conferma che la televisione, come la politica, è tutta una
finzione. Che peccato.
Parte la presentazione e mentre sento Veltroni
che parla di scrittura, dell’amore per la lettura, dell’importanza
dell’ascolto penso a Franzen e penso che lui si che è un grande, lui che
queste cose le ha scritte in modo sublime e senza la retorica che ti
propinano questi intellettuali italiani. Alla fine degli interventi
corro a comprare il libro e mi avvicino per farmelo firmare. Walter mi
scrive la solita dedica anonima “a Marianna con affetto” (potevi fare di
meglio caro amico mio) e poi aspetto vari convenevoli e foto perché
devo tornare a casa con l’assessore. Mentre stiamo andando via ho
Veltroni davanti che si gira, mi guarda e poi si rigira. Dopo pochi
secondi si rigira, mi riguarda e mi dice: “ma vuoi che ti firmi il
libro?” Io lo guardo, scoppio a ridere e gli dico: “NO!” Ma cooome! Te
con tutta quella smenata dell’importanza dell’ascolto, mi fai una dedica
anonima e ti scordi pure di avermela fatta cinque minuti fa? Va beh
malgrado tutti e tutto Veltroni mi è piaciuto.
Nessun commento:
Posta un commento